lunedì 24 ottobre 2022

MUSICA IN AMAZZONIA

 



Chiesa di Reggio Emilia -  Missione in Amazzonia

Santo Antonio do Içá.
Don Gabriele Burani.  Lettera 21. 


Un caro saluto a tutti gli amici che in Italia stanno accompagnando la nostra missione. Nella nostra proposta di attività extra-scolastica per i ragazzi, che abbiamo chiamato “Kurumim e kunhatã içaenses” – ragazzi e ragazze di S.Antonio do Içá-  oltre allo sport ( la maggior parte delle richieste sono in ambito sportivo) abbiamo anche lezioni di musica: tastiera e chitarra, per ora a livello di base, molto semplice. Anche anni fa, quando inizio questo progetto parrocchiale con i cappuccini, decine di ragazzi hanno frequentato le lezioni di musica; ho però fatto notare che non abbiamo quasi nessuno che suona nelle nostre liturgie... come mai questi ragazzi non sono stati inseriti nella animazione delle celebrazioni nelle comunitá?



La risposta é stata: il 99% suona nelle chiese protestanti, neopentecostali!
Niente di male, mi sono detto, il nostro progetto per i ragazzi è aperto a tutti: cattolici, protestanti, fraternità della Croce ecc...  Eppure, in quanto Chiesa cattolica, dobbiamo preoccuparci di fare buone celebrazioni, di animare bene le nostre messe, e il canto e gli strumenti sono molto importanti.  La musica e il canto contribuiscono immensamente per la bellezza di una celebrazione, e come ben sappiamo coinvolgono parti di noi che il linguaggio solo parlato non coinvolge. Grazie al canto, il nostro corpo, con la nostra emotività, partecipa alla celebrazione ad un livello e con una profondità assolutamente non possibili per la sola lingua parlata.  Il canto comunitario unisce la assemblea più che una preghiera recitata; e la musica muove in noi qualcosa che non può essere espresso a parole, ma che lascia un segno profondo nella nostra memoria, più che i concetti.  Ho pensato che si dovesse fare qualcosa per formare qualcuno alla animazione musicale delle nostre liturgie cattoliche; insegnare a suonare e cantare per poi dare vita a buone celebrazioni. Ne ho parlato diverse volte con i pochi suonatori che abbiamo: perché non proporre una scuola di musica finalizzata al servizio nelle nostre comunità cattoliche? Fare una proposta ben chiara, con una finalità esplicita: un servizio alla liturgia cattolica. Passano i mesi, le nostre forze sono limitate e non si fa nulla, finché Elvis si prende l’impegno di progettare una proposta. 



La difficoltà maggiore per noi é che a Santo Antonio mancano professori di musica; viene contattato un musicista di Manaus; é disponibile a lavorare tre mesi da noi, per un insegnamento iniziale di teoria musicale e canto corale; altri avrebbero dato lezioni di chitarra, tastiera, percussioni.  Così é stato; ragazzi e qualche adulto hanno iniziato questo percorso musicale, con una prima parte – faticosa per loro, ma utile- sulla teoria musicale.  Grazie a un aiuto dall’Italia siamo riusciti a pagare il professore e a comprare qualche strumento.  Non siamo riusciti ad accogliere tutte le richieste (non è stato possibile raggiungere le varie comunità ma ci siamo limitati al centro città) e ora dovremmo continuare con i pochi strumentisti che abbiamo a Santo Antonio; ci stiamo organizzando per capire se e come dare continuità. Il mio desiderio é di rimanere fedeli al nostro progetto iniziale, sia sul piano musicale che liturgico. Se arriverà qualche aiuto, oltre alle lezioni, potremo comprare anche alcuni strumenti (chitarre e tastiere) per i ragazzi più dotati e più disponibili nel servizio.  Per ora siamo ancora ad un livello iniziale, estremamente semplice, di base, ma speriamo poter continuare, offrendo una possibilità ai ragazzi di imparare a suonare e celebrare.



 Lascio il link di un video di circa 10 minuti che sintetizza il lavoro che è stato fatto.

  Grazie a tutti.
https://www.transfernow.net/dl/20221021fmD8QvkU

Don Gabriele Burani, Santo Antonio do Içá, 23-10-2022 

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