Don Gabriele & Gabriel
Carissimi,
a voi che collaborate con il Centro Missionario donando un vostro contributo
per la Missione Reggiana in Amazzonia, il nostro ringraziamento e una piccola
riflessione sul Natale. Il mistero del Natale cristiano è la storia di Dio che
si fa uomo per rendere gli uomini più umani; si, di questo abbiamo bisogno,
trovare la nostra piena umanità. Siamo
disumani quando ci distruggiamo a vicenda per motivi economici, politici,
religiosi. Siamo disumani quando accettiamo e alimentiamo le grandi ingiustizie
che ancora feriscono l’umanità; siamo disumani quando l’indifferenza
appiattisce la coscienza e non ci permette di soffrire con chi soffre e gioire
con chi gioisce; siamo disumani se inquiniamo e sfruttiamo senza porre limiti
il mondo che ci è stato affidato; siamo disumani se non diamo il tempo giusto
per la famiglia, i figli.
Il
cristianesimo vuole essere una umile presenza umanizzante, che crea relazioni
autentiche e che dopo tanti anni di storia ancora crede e spera e si impegna
per un mondo migliore, un mondo più umano e, per questo, esperienza effettiva
del Regno di Dio.
Grazie
di cuore a tutti voi e che il tempo di Avvento e Natale alimentino la nostra
speranza e la perseveranza nell’ accogliere il vangelo di Gesù.
Ho
ascoltato in questi giorni una parola molto bella su Giovanni il Battista,
personaggio simpatico che, assieme a Maria ci accompagna al Natale. Chiedono ad
Elisabetta che nome dare a questo figlio avuto in età già avanzata. Lei
risponde: si chiamerà Giovanni. Ma Giovanni non è un nome di famiglia, nessuno
ha usato questo nome prima, è una rottura con il passato. Allora chiedono a
Zaccaria, che era muto, visto che è il padre a dover dare il nome. Zaccaria
prende una tavoletta e scrive: il suo nome è Giovanni, e recupera la parola
sulla sua bocca. Vivere la Missione è un po’ così, rimanere aperti alla novità
di Dio che sempre ci viene incontro nella vita delle persone. L’Altro: indigena
Ticuna, Kocama, Caixana, Cambeba; il Caboclo figlio di europei e donne indie;
abitante della città, del centro o della periferia; ribeirinho che vive lungo i
fiumi di pesca e di caccia; lo straniero e il migrante; tutti siamo il mistero
del nuovo che irrompe nella storia. Anche questo è Natale, la ricchezza di
condividere la diversità e accogliere il dono di ogni persona: la gioia del
bambino che nasce e la sapienza di molti anni dell’anziano, tesori custoditi
dall’unica Comunità. Così la Missione non sarà mai migliore o peggiore della
nostra quotidianità, ma ci aiuta sempre ad allargare i nostri orizzonti verso
una fraternità universale. Così è stato il cammino della Buona Notizia che non
poteva rimanere rinchiusa nella nazionalità di un popolo, e si è aperta per
tutti i popoli della Terra.
Credo
che partecipare del cammino della Missione con la preghiera, l’ascolto e la
condivisione della nostra vita, dei piccoli progetti rivolti ai più bisognosi,
l’attenzione ai poveri, ci siano sempre di grande aiuto, affinché la Buona
Notizia del Vangelo, la pace e la giustizia siano ancora speranza. Grazie
davvero a tutti per il sostegno e l’amicizia, Buon Natale, novità di speranza e
di pace!
Santo Antônio do Içá, dicembre 2023