Arrivato
a Santo Antonio do Içá, nel Consiglio Pastorale ho proposto che si iniziassero
gruppi di giovani nelle comunità. Per il momento due comunità avevano un
gruppetto di giovani con attività organizzate ma di fatto, uno di questi (
nella comunità del centro del paese) non si incontrava più . Abbiamo deciso di organizzare domeniche
pomeriggio di incontro-animazione nelle varie comunità cercando di individuare
qualche adulto responsabile e invitare i giovani della comunità – quartiere, a
riunirsi. Nel giro di qualche mese in
quasi tutte le comunità della città si era formato un gruppo di giovani che si
riuniva.
In
realtà non era la fascia dei cosiddetti ‘giovani’ ma adolescenti dai 13 ai 17
anni; con i giovani non siamo riusciti a realizzare proposte specifiche perché
dai 18 anni, concludendo il ciclo scolastico avvengono cambiamenti
significativi: qualcuno inizia una facoltà
universitaria, a Manaus o altre città. (A Santo Antonio abbiamo ancora
molto poco a livello universitario). Altri iniziano a fare qualche lavoretto;
altri già hanno un impegno di famiglia, infatti diverse ragazze adolescenti
hanno figli.
Osservazioni
·
Le nostre comunità cattoliche
difficilmente hanno forze, disponibilità, voglia o capacità per accompagnare
gli adolescenti e giovani. Molte volte parole di critica: i giovani non
vengono, i giovani, non fanno, i giovani non si impegnano…. ma noi adulti li stiamo accogliendo,
accompagnando, ascoltando, aiutando?
·
Saper ricominciare. Abbandoni, fallimenti, stanchezza… per tante
motivazioni certe esperienze finiscono ma se vale la pena (se sentiamo che è
volontà di Dio) bisogna sempre ricominciare.
·
Scopriamo sempre una bellezza nell’animo
degli adolescenti, un accendersi di desideri buoni, una volontà di spendersi,
una ricerca di Dio. Mi chiedo se i ragazzi vedono nelle loro famiglie, nelle
comunità persone animate dallo Spirito Santo, persone che amano la vita,
persone positive che testimoniano la bellezza della vita evangelica.
·
È importante per gli adulti assumere le
contraddizioni, incertezze, incostanze dei più giovani. E’ un ‘mestiere’ degli
adulti dare stabilità, fermezza, perseverare nelle prove… insomma, manifestare
che c’è qualcosa (qualcuno) per cui vale la pena vivere.
Buona
Pasqua a Tutti, con la forza di ricominciare sempre!
Don Gabriele Burani. Santo Antonio do Içà – Amazonas,
13-03-2024
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