domenica 30 novembre 2025

UNA MARCIA PER GESÚ

 

La marcoa per Gesú a... San Paolo


Ciao a tutti e tutte e buon inizio di Avvento!

 

Si, noi della chiesa cattolica abbiamo iniziato l’Avvento, ma per i nostri numerosi fratelli e sorelle delle chiese evangeliche questi sono stati i giorni della “Marcha para Jesus”, che è l’evento più importante che le chiese evangeliche vivono nell’anno.

L’evento non ha una data fissa, ogni municipio lo programma nell’anno quando crede, e qui è tradizione farlo a fine novembre: già lo avevo visto lo scorso anno, arrivato da poco in S. Antonio, ed ero rimasto colpito dalla grande affluenza ed un po’ tramortito dagli altissimi volumi della musica e delle parole.

Quest’anno ho ricevuto l’invito ufficiale, come già avveniva gli anni passati con d. Gabriele. Non è una cosa scontata, perché se vi sono chiese evangeliche aperte ad un dialogo, ve ne sono molte altre assolutamente chiuse e che fanno una forte propaganda contro la chiesa cattolica, considerata idolatra e non cristiana per via del culto dei santi (e devo ammettere che certe nostre “devozioni” che sono anche “deviazioni” danno buon materiale per queste accuse…).

Quest’anno la Marcia era composta di due eventi: la serata di venerdì con la presentazione delle diverse chiese (nella lista erano presenti in undici, ma in realtà sono molte di più) e canti dei gruppi ecclesiali; la marcia vera e propria di sabato, seguita da un concerto con famosi cantanti gospel, evangelici. In modo “non ufficiale” nella lista era inserita anche la Chiesa cattolica, non come parrocchia ma a nome di una delle nostre cappelle: io ho imparato la cosa dal volantino, ma va bene così.

Noi cattolici dovevamo fare due canti, ed allora il gruppetto di canto interessato ha “ben” pensato di inserire la batteria, cioè il sottoscritto. Sulla prestazione musicale lasciamo perdere… ma ho molti giustificativi: ora devo suonare con una batteria “normale”, mentre io sono mancino ed ho sempre suonato col piede sinistro, poi la prima prova di canto è stata giovedì sera ed i due canti (che non conoscevo) sono diventati tre e nella prova di venerdì pomeriggio sono diventati quattro con uno dei primi tre modificato… lo stile delle prove amazzonensi non è proprio il nostro…

Insomma, un piccolo disastro (ma il pubblico presente non aveva orecchio molto raffinato), che però è servito, perché in diversi hanno apprezzato che il prete cattolico fosse lì suonando con la sua comunità.

Lo hanno apprezzato anche alcuni pastori: in particolare il pastore della “Assembleia de Deus” che dirigeva la serata ed è venuto a salutarmi. Nel corso della serata ci siamo rivisti ed anche ieri quando sono andato alla partenza della Marcia è venuto a salutarmi. Penso che a Natale lo cercherò per fargli gli auguri: mi è sembrato una persona onesta ed aperta e se fosse l’inizio di un dialogo sarebbe un grande vantaggio per molti. Anche quando ieri sera sono passato per vedere un attimo il concerto ho avuto molti sorrisi e saluti dalle persone: sono cose piccole, ma sono ponti che si aprono, anche attraverso una batteria molto “steccata” (dimenticavo… mentre suonavo non sentivo gli strumenti, perché gli altri batteristi avevano la cuffia, ma io no…).

Alla marcia invece non sono andato, ma mi sono limitato ad essere presente alla partenza. Non sono andato perché lì si vede tutta la differenza tra i nostri modi di pregare e lodare il Signore: un caos incredibile, altoparlanti a mille, tamburi e bandiere in stile militare (compresa una bandiera di Israele…), esaltazione del “Dio forte” e vittorioso. Insomma: che siano cristiani ok, ma le differenze sono ben marcate. Del resto, il loro rapporto molte volte è più con l’Antico che con il Nuovo Testamento: i pastori che hanno fatto presentazioni il venerdì si sono quasi sempre riferiti a Salmi e Profeti, quasi mai al Vangelo.

Miguel Oliveira, il pastore adolescente piú famoso del Brasile


Poi, il concerto. Io mi sono fermato un po’ ascoltando il primo ospite, caratterizzato da una musica molto rockkettara, ma la star della serata era Maria Marçal: 16 anni, con un aspetto da pre-adolescente ma una voce molto “matura”, già in auge da alcuni anni, consacrata diaconessa nella Assembleia de Deus de Madureira, con un onorario di 210.000 R$ per serata… In alcune chiese evangeliche stanno avendo successo questi “pastori bambini”, visti un po’ come “miracoli dello Spirito Santo”.

Insomma: è stata una bella cosa esserci, perché mi ha dato modo di cogliere il “sentire religioso” emotivo e miracolista del nostro popolo (in parte anche quello cattolico) e perché mi ha fatto conoscere un pastore col quale si potrebbe camminare un po’, ma devo ammettere che veder certe cose non può non suscitare preoccupazione per un popolo che con una certa facilità si lascia trascinare da chi urla più forte.

Vedremo, intanto camminiamo incontro al Signore.

 

Il Signore ci accompagni!

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