Gabriel
- missionario dell'Amazzonia.
Carissimi amici, vi scrivo da Ipiranga,
domani riprenderemo il nostro viaggio di ritorno verso casa, passeremo ancora
in due comunità per celebrare con fede la nostra vita, abbiamo alcuni bambini
che aspettano per essere battezzati e alcune famiglie per chiedere un aiuto per
aggiustare il tetto delle loro case. Il 30 saremo a casa e Burani potrà
viaggiare per Manaus ed accogliere i sette giovani che rimarranno con noi fino
al 20 settembre. In questo viaggio portiamo con noi due donne: Maniana, una
consacrata e Virginnia, una giovane missionaria; la prima argentina e la
seconda uruguaiana. Lungo il viaggio siamo riusciti a farle mangiare un pesce
speciale, il "jaraquí", perché, come dice la nostra gente,
"mangiando jaraquí, non vadano via di qui". Speriamo davvero che
queste religiose missionarie della risurrezione scelgano la nostra parrocchia
per iniziare la loro presenza in diocesi. Sentiamo davvero il bisogno di donne
che possano condividere la quotidianità delle giovani mamme, delle ragazze e
della vita di comunità, specialmente delle aldeie lungo il grande fiume.
Affidiamo la nostra speranza al Signore!
Abbiamo incontrato scuole senza il professore,
altre senza il materiale didattico, altre ancora senza la merenda del governo:
scuole chiuse. Questo ci preoccupa, l'educazione, assieme alla salute, sono i
diritti fondamentali alla vita, troppo spesso disattesi. Cercheremo di
incontrare e dialogare con i responsabili della segreteria comunale. Una comunità
era in lutto: Otto giorni fa un bambino di quattro anni è morto a causa della
polmonite e anche del virus del covid che lo ha trovato fragile e indifeso. La
tragedia è che il virus è stato portato in comunità dal papà del bimbo che,
ora, non riesce a perdonarsi. Hanno anche letteralmente smontato la casa dove
abitavano e la ricostruiranno in altro posto, per provare a iniziare una vita
nuova. Così è la fede: non ci toglie la
croce, ma ci permette di risorgere sempre a vita nuova. Nel viaggio di ritorno speriamo di poter
incontrare la famiglia che si trova nel paese di Juí-Vila Alterosa, dove il
bimbo è stato sepolto.
Nella comunità di Itu abbiamo potuto verificare
la parabola del buon pastore. Nella casa del colombiano c'era solo Salomone, il
figlio piú piccolo e la sorella maggiore. Tutti si trovavano sull'isola,
sull'altra sponda del fiume perché una mucca, piuttosto magra e fragile che
stava allattando il vitellino, era scomparsa. Abbiamo aspettato un po', preso
un buonissimo succo di limone che ci ha ristorato dal caldo torrido di questi
giorni, e, già pronti a ripartire, avvistiamo la famiglia di ritorno a casa.
Hanno legato la canoa alla zattera nel porto e a testa bassa sono rientrati.
" Padre, che bello vederti, purtroppo
non abbiamo trovato la nostra mucca, dev'essere caduta nel fiume e la corrente
deve averla trascinata... sai era molto magra e debilitata".
La moglie del colombiano aveva anche perso il papà
a inizio mese, così li invito alla Messa che avremmo celebrato nel primo
pomeriggio, nella casa di donna Elena, che ha una figlia di 32 anni deficiente
grave e un mucchio di nipoti che le figlie, non avendo marito, lasciano con
lei. Mangiamo qualcosa e ci diamo appuntamento per la Messa. Si avvicina una
imbarcazione di pescatori e avvisano di aver visto una mucca incagliata ai
margini del fiume, alcune centinaia di metri più in basso. Il colombiano prende
il fucile e, con tutta la famiglia, di canoa, parte... chissà che si possa
recuperare la carne e venderla al mercato!
Noi partiamo per celebrare a casa di donna Elena.
Non celebriamo l'eucaristia perché sono molti bambini e le missionarie li
intrattengono colorando disegni del vangelo. Preghiamo il Padre Nostro e l'Ave
Maria e ci prepariamo per riprendere il viaggio, alle cinque ci aspettano nella
comunità di Mamuniá dove passeremo la notte. Mentre usciamo di casa vediamo
arrivare il colombiano con tutta la famiglia, la moglie e cinque figli, il
maggiore era dalla nonna per farle compagnia dopo la morte del marito.
"Padre, abbiamo ritrovato la nostra mucca, era viva e senza ferite gravi,
l'abbiamo caricata sulla canoa e ora è a casa sana e salva, vicino al suo
vitellino. Siamo venuti per ringraziare il Signore.
Così
mi risuonano le parole del Vangelo: il pastore buono chiamò i suoi vicini e
disse loro: venite facciamo festa, perché ho ritrovato la mia pecora che si era
perduta... Così é il cuore di Dio quando ci perdiamo nelle nostre fragilità!
Purtroppo
abbiamo incontrato ancora due "draghe", proprio lungo il fiume... la febbre dell'oro continua a fare le sue vittime. Un giovane ritornato dal garimpo, insoddisfatto di
tutto quello che ha visto, ci diceva che da Juí partono barche piene di
ragazzine minorenni che vengono portate al garimpo, dove gli uomini rimangono
per molto tempo senza ritornare a casa, e spesso le proprie famiglie sono
conniventi. Chiediamo perdono a Dio per tutto il male di cui, ancora, l'essere
umano é capace. La droga, la prostituzione infantile, il garimpo illegale,
l'alcool ... continuano a mietere vittime tra i giovani e le popolazioni
indigene, durante un governo federale che non fa niente se non favorire il
disboscamento della foresta, l'inquinamento delle acque dolci e l'illegalità a
favore delle grandi imprese. Davvero dobbiamo crescere in una coscienza
politica che ci permetta di agire come cittadini responsabili.
Così, al termine delle nostre Messe, facciamo un poco di
"propaganda elettorale" a favore di Lula e di quanti dovranno
governare nei prossimi anni. Lasciamo anche alcuni foglietti con
la foto e il numero dei candidati, per evitare che, spesso per ignoranza
politica, molti si lascino comprare.
Oggi
giochiamo con i bambini qui a Ipiranga, e questa sera celebriamo la vita, nella
fede del Cristo risorto. Domani alle 6, prima che sorga il sole, saremo già in
viaggio, lasciandoci aiutare e portare dalla corrente del fiume, ora che
ritorniamo verso casa.
Un
grande abbraccio a tutti e un arrivederci a presto. Torno con i giovani
campisti per visitare la mia famiglia e incontrare tutti voi, se Dio lo vorrà!
Grazie.
27
agosto 2022, memoria di Santa Monica, mamma di Sant"Agostino.
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