domenica 27 febbraio 2022

Resoconto 1° Assemblea delle Comunità del fiume/indigene

 



Parrocchia Sant'Antonio di Lisbona

28-29-30 gennaio 2022

Centro comunitario di Santo Antônio do Içá

 

         Venerdì 28 gennaio 2022, si sono riunite 14 comunità che si trovano lungo il fiume, su un totale di 28, presso il Centro delle Comunità; c’è stata la partecipazione del 50% delle comunità:

03 Cebs sul fiume Solimões: Patiá II, N.S. Nazaré e São Francisco (tutte)

11 Cebs del fiume Içá: Santa Maria, União da Boa Fé, Nova Esperança I, Vista Alegre, São João da Liberdade, São Sebastião I, Boa União, São João do Lago Grande, Mamuriá III, Nova Esperança II e Ipiranga ( mancavano 14 comunità).

 

VEDERE

 

Ciascuna comunità presente, rappresentata da tre animatori/leader, ha presentato la propria realtà:

 

CHIESA - positivo:

==> la chiesa siamo tutti noi

==> importante è avere unità e fede

==> molto importante è l'interesse di ciascuno per la vita di fede e la partecipazione alla comunità

==> nelle nostre comunità abbiamo messe, battesimi, celebrazioni/culto, catechesi, cresima, decima, prima eucaristia

==> è importante insegnare ai bambini a pregare e cantare

==> è molto importante celebrare il giorno del Signore ogni domenica

 

CHIESA - negativo:

==> mancanza di unità tra le persone e le comunità

==> manca la visita dei Coordinatori pastorali (le Pastorali, in Parrocchia, si stanno ancora organizzando e non hanno ancora un coordinamento)

==> mancanza di sostegno da parte dei genitori affinché i bambini partecipino alla catechesi e alle celebrazioni

==> mancata partecipazione alle celebrazioni

==> mancanza di leadership e catechisti per guidare le celebrazioni e fare catechesi

==> alcune chiese mancano nelle comunità e alcune mancano delle rifiniture.

 

Dopo questo relatorio, evidenziamo tre parole chiave:

• ORGANIZZAZIONE - VISITA - AIUTO FAMIGLIE

e abbiamo concluso che il nostro lavoro è come quello delle formiche, solo attraverso l'unità possiamo andare avanti. Sottolineiamo anche che non possiamo aspettare solo gli altri, ma che ciascuno deve fare la sua parte e sentirsi impegnato nella propria comunità e nel cammino di fede del proprio popolo.

Infine, riaffermiamo l'importanza di “PIANTARE”; Sappiamo che a volte il campo può allagarsi e perdere la produzione, ma è anche vero che chi non pianta non raccoglierà mai.

 

AMBITO SOCIALE- positivo:

==> è migliorata l'istruzione  scolastica e la presenza permanente degli insegnanti  che fanno scuola

==> Arrivano regolarmente anche i materiali didattici e le merende per gli studenti

==> l'aiuto della chiesa è stato molto buono nel distribuire cisterne da 500 litri per raccogliere e conservare l'acqua piovana, acqua pulita e incontaminata come quella di fiume. Le cisterne sono andate a tutte le comunità cattoliche, evangeliche e della cruzada.

 

AMBITO SOCIALE - negativo:

==> mancanza di supporto sanitario (Ipiranga)

==> conflitto tra SESAI e Sanità Comunale

==> mancanza di sostegno da parte delle autorità comunali

==> il trasporto è una sfida

==> mancanza di benzina per il trasporto sanitario di emergenza

==> Manca il personale  sanitario (Santa Maria, São Sebastião I, São Vicente; a São João do lago grande c'è un infermiere volontario)

==> mancanza di materiale sanitario e medicine

==> la USB del fiume passa velocemente e non si ferma, il servizio è frettoloso (qualcuno diceva che sul fiume UBS ha fatto delle cose poco morali come: uso di bevande alcoliche, uso del “fumo” (droghe leggere), feste molto promiscue anche con ragazze molto giovani .. .)

==> mancanza di case (São João da Liberdade)

==> mancanza di comprensione della nostra gente.

Di fatto, le comunità riberinhe del nostro Comune di Santo Antônio do Içá hanno MOLTE NECESSITA’ e a VOLTE SONO DIMENTICATE dalle Autorità Pubbliche del Comune. Le autorità (sindaco, vicesindaco, segretari e consiglieri) non visitano quasi mai le Comunità per ascoltare la gente e migliorare il servizio ai diritti fondamentali della popolazione del Comune. Anche in città, quando le persone che vivono lungo il fiume arrivano nonostante le tante difficoltà nei trasporti, è difficile trovare le autorità che le ascoltano e gli danno attenzione sulle necessità che espongono.

 

METTIAMO IN EVIDENZA:

• l'importanza che le autorità comunali visitino le Comunità per trovare i residenti che li elessero al fine di sviluppare un buon servizio

• nonché una maggiore e migliore comprensione della GENTE che non solo devono aspettare, ma anche fare la loro parte:

• sostegno delle famiglie  ai insegnanti e la partecipazione dei bambini alla scuola

• nell'uso dei rimedi tradizionali che vengono dalla saggezza dei nostri popoli e della natura stessa

• nei servizi igienico-sanitari di base, mantenendo puliti i corsi d'acqua, il territorio del paese e la convivenza, nonché nella costruzione di bagni  semplici con fossa biologica e la cura con i rifiuti per non inquinare con la plastica o diffondere malattie come la  verminosi, dengue, malaria e covid-19.

• nella cura dell'acqua per bere e per cucinare, mantenendo pulite le cisterne

• nel denunciare illegalità come quella mineraria che sta comparendo anche lungo il corso del fiume Içá, oltre alla grande presenza nel fiume Purité e nel fiume  Juí-Vila Alterosa.

• rispettare i mesi in cui la pesca commerciale è vietata a causa della deposizione delle uova dei pesci; mesi in cui i pescatori ricevono un'assicurazione di difesa; denunciare gli intermediari che comprano pesce a buon mercato da rivendere a Letícia e Tabatinga

• non vendere illegalmente cuccioli di sulamba ai colombiani, per evitare l'impoverimento dei nostri fiumi

• rispettare e non uccidere animali selvatici a fini di commercio, come bichos de casco , uccelli e altro

• non trafficare, trasportare, vendere droga, tabacco e base  di cocaina.

 

Nel pomeriggio di questa prima giornata della nostra Assemblea, si è lavorato in gruppo per rispondere ad alcune domande della nostra Diocesi di Alto Solimões su “Ascolto delle comunità indigene e fluviali per una CHIESA SINODALE”. Di seguito le conclusioni del nostro lavoro da inviare al coordinamento della nostra Diocesi.

 

            È stato svolto un lavoro di gruppo, tra i leader delle Comunità del fiume e le comunità indigene. Proprio all'inizio, prima di formare i gruppi, leggiamo il racconto della Creazione che si trova in Gen 1,1-31

E poi c'era la lettura di At 4,32-35

            Condividiamo la Parola e ci rallegriamo della fiducia che Dio manifesta nelle sue creature che Egli riconosce come “molto buone”. A loro, uomo e donna, Dio affida la sua creazione e la generazione della vita. Gesù, con la sua Parola e i suoi atteggiamenti, crea comunità fraterne dove il bene comune e il vivere bene diventano la legge più grande. Con la condivisione nessuno era nel bisogno e con la fede nella risurrezione, tutti erano un cuore e un'anima.

Poi ci siamo divisi in gruppi più piccoli tra le popolazioni fluviali e diversi popoli indigeni, principalmente Tikuna e Kocama. Abbiamo avuto una bella condivisione guidata da alcune domande della nostra Diocesi:

            1. Come abbiamo vissuto i tempi delle piogge, delle inondazioni e della siccità?

            2. Come abbiamo vissuto e nutrito la nostra fede nella sequela di Gesù nella nostra Comunità? Ci             sentiamo Chiesa?

            3. Quali sono le maggiori difficoltà che incontriamo nel camminare insieme come Comunità?

            4. Come continuare la missione della Chiesa nella nostra Comunità, camminando insieme come             fratelli e sorelle, di fronte alle sfide di queste realtà?

 

Ecco la nostra CONDIVISIONE:

La siccità e le inondazioni hanno sempre i loro lati positivi e negativi. Nella stagione secca possiamo coltivare la terra e raccoglierne i prodotti, ma rende difficoltoso il trasporto verso la città.

Le piogge e le inondazioni portano molte difficoltà alle nostre abitazioni e talvolta siamo costretti a lasciare le nostre case quando vengono allagate.

Manca unità tra le persone, non solo nella comunità ecclesiale, ma anche tra le persone e le famiglie nello stesso villaggio. La mancanza di unione e partecipazione a incontri e riunioni è la difficoltà più grande, spesso manca l’interesse.

Mancano ancora cure migliori nell'area sanitaria, in alcune comunità non abbiamo un Agente sanitario, spesso non abbiamo medicine di base e benzina per il trasporto di emergenza dei malati. Mancano i servizi igienico-sanitari di base come bagni e fognature.

Nell'ambito ecclesiale mancano guide e formazione per celebrare il culto domenicale o fare catechesi ai bambini, o anche animare un gruppo di giovani.

Ma ci sentiamo Chiesa quando la domenica celebriamo la Parola di Dio, quando facciamo catechesi e incontri di formazione, quando ci riuniamo per preparare la liturgia e imparare i canti e quando vediamo partecipare i nostri giovani.

Crediamo che la perseveranza nel partecipare alle celebrazioni, cercando più unione e condivisione, sia la via da seguire per continuare e rafforzare il nostro cammino comunitario. supereremo così tante sfide solo se rimarremo uniti.

La presenza mensile del parroco è molto buona e ci aiuta a rimanere uniti a Dio.

Ma sarebbe importante che il sacerdote restasse due o tre giorni in comunità per la formazione, per chiarire i nostri dubbi e per una confessione che aiuti ad 'alleggerire il peso delle nostre anime'.

Organizzare incontri di una giornata tra comunità vicine per la formazione, la condivisione e la conoscenza, il tempo libero e la celebrazione della fede e della vita.

Molto importante è stata la distribuzione delle cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, che la nostra Chiesa cattolica ha realizzato in tutte le comunità, comprese le comunità evangeliche e della cruzada.

Ma dobbiamo continuare e migliorare la corresponsabilità per una migliore cura con la pulizia, con la difesa della pesca e del pesce, nonché una ferma opposizione alla presenza dell'estrazione illegale nel fiume Purité, che inquina le nostre acque, contamina i nostri pesci e provoca malattie al nostro popolo.

 

Ora sentiamo le 5 domande per i popoli indigeni:

            5. Come vivi la tua spiritualità indigena in relazione alla terra e all'esperienza collettiva e             all'identità culturale?

            6. Quali sono le maggiori difficoltà che incontri oggi?

            7. Ti senti parte della Chiesa cattolica? in quale modo?

            8. La nostra Chiesa cammina insieme ai suoi popoli? Come?

            9. Cosa dobbiamo fare per crescere nel nostro “camminare insieme”?

 

Ecco la nostra CONDIVISIONE:

La nostra spiritualità è la fede, cercare sempre di più la Parola di Dio; nella Festa da Moça Nova (Ticuna) e nella pittura del corpo (Ticuna e Kocama), oltre che nell'uso delle collane;

I nostri sciamani sono molto importanti per la consulenza e la medicina.

Feste dei Santi e delle Sante Patroni,   e Patroni tradizionali nelle nostre comunità.

Viviamo la nostra spiritualità nelle piantagioni e nel lavoro di comunità: piantiamo i campi e poi raccogliamo insieme per tutta la gente del nostro villaggio. Piantiamo banane, papaia, manioca, goiaba, cacao, pupunha, açaí, cocco.

Ci prendiamo cura dei boschi, delle acque e dei ruscelli, degli animali e degli uccelli.

Le difficoltà maggiori sono i problemi di salute. Se non usiamo la medicina indigena, non possiamo sopravvivere, aspettando solo i medici del Comune.

Altre difficoltà sono: subiamo minacce, discriminazioni e abbiamo anche difficoltà a trovare le persone giuste per assumere posizioni importanti e responsabili nella comunità.

Manca l’Agente di  Salute (Infermiere) (São Sebastião I, Santa Maria, São Vicente).

Non ci sono trasporti pubblici organizzati sul fiume Içá, fatta eccezione per le nostre piccole canoe.

Ci sentiamo parte della Chiesa cattolica, sì, quando partecipiamo a celebrazioni, messe, incontri e anche catechizzando i nostri figli.

La presenza del sacerdote di mese in mese è molto importante e ci aiuta a sentire la presenza della Chiesa che non ci abbandona, ma cammina con noi.

Abbiamo bisogno di più fede e più amore. Abbiamo bisogno di più unione tra le famiglie e anche di unirci al sacerdote per camminare insieme.

 

 

            Nel secondo giorno della nostra Assemblea, sabato 29 gennaio 2022, abbiamo chiesto la luce della Parola di Dio e le linee guida della nostra Chiesa in Brasile, così come della nostra Diocesi di Alto Solimões.

 

GIUDICARE

 

            Ricordiamo che le Linee guida della nostra Chiesa in Brasile, in Amazzonia e in Alto Solimões, hanno solo una grande Obbiettivo:

FORMA COMUNITÀ MISSIONARIE ECCLESIALI

 

Per questo la Chiesa indica 4 pilastri che sostengono le nostre Comunità:

 

PAROLA – PANE – CARITÀ – AZIONE MISSIONARIA

 

Nessuno di questi pilastri può mancare perché le nostre piccole comunità siano Chiesa, cioè: “Comunità Missionarie Ecclesiali”.

 

            Ci siamo divisi in quattro gruppi e ogni gruppo aveva il compito di presentare all'Assemblea uno di questi pilastri, sulla base di un testo biblico:

1. PAROLA - Mt 13,1-9

2. PANE – Mc 6,30-44

3. LA CARITÀ - Lc 10,25-37

4. MISSIONE - Lc 10,1-20

 

IL GRUPPO 1, condividendo la Parola del seminatore, ha evidenziato l'importanza della catechesi, dell'iniziazione alla vita cristiana, dell'avere ministri della Parola per studiare, conoscere e celebrare la Parola di Dio. L'importanza di celebrare il giorno del Signore, la domenica, come giorno di libertà e dignità, giorno di riposo, giorno di festa e condivisione, giorno di risurrezione e di speranza, giorno delle famiglie e delle persone.

 

IL GRUPPO 2, condividendo la Parola della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha evidenziato l'importanza della liturgia per celebrare la presenza del Dio vivente e di Gesù risorto dai morti. È nella liturgia, celebrando la nostra fede, che riconosciamo il valore della creazione e della cultura di ogni popolo. In Gesù Dio si è fatto carne, Dio è entrato nella storia e nella cultura del suo popolo, come di tutti i popoli. La moltiplicazione dei pani e dei pesci è una grande liturgia di condivisione che porta le folle a lodare e ringraziare. Così, anche la musica e il canto nelle nostre culture e chiese riveste un importanza molto grande. È stata richiamata la necessità di avere ministri dell'Eucaristia affinché la Messa mensile sia prolungata nelle nostre celebrazioni della Parola o nel culto. Ministri che possono portare la comunione anche ai malati e pregare insieme a loro e alla comunità di fede per la loro salute fisica e spirituale.

 

IL GRUPPO 3, condividendo la Parola del Buon Samaritano, ha evidenziato l'importanza della condivisione e della decima per aiutare i più poveri; così come l'importanza di visitare le persone e le famiglie. La comunità deve conoscere la situazione familiare di ciascuno dei suoi membri, affinché l'amore sia vero e risponda ai bisogni di ciascuno. È anche vera carità accogliere le persone, senza pregiudizi e opposizioni, ma promuovendo un dialogo che consenta una migliore comprensione e accettazione della diversità.

 

IL GRUPPO 4, condividendo il testo biblico dell'invio dei discepoli in missione, ha evidenziato l'importanza del “primo annuncio”, della Buona Novella, perché molti non conoscono Gesù, ignorano il Vangelo e talvolta hanno molta confusione nella testa a causa delle numerose predicazioni di molte chiese evangeliche. In modo particolare, la gioventù si perde e manca di fermezza nella fede, molti non riescono a collegare fede e vita, diventando così il bersaglio della cultura mediatica, spesso lontana da una visione della vita che si ispira alla fede in colui che ha vinto morte, rinunciando alla propria vita per amore e risuscitando dai morti. Molti hanno solo una visione momentanea della realtà, mancano la speranza di una vita nuova, la speranza di entrare nella vita di Dio, che è per sempre. Senza questa visione più profonda e completa, la vita di fede perde il suo significato. Per questo è urgente annunziare la speranza nella risurrezione e nella vita eterna; annunciare il cammino fraterno delle Comunità, come cammino di salvezza attraverso la presenza del Risorto.

 

In questo secondo giorno della nostra Assemblea, dopo il pranzo, che è sempre una gioia nella festa della condivisione, abbiamo riflettuto sull'importanza di prepararsi bene alle nostre celebrazioni: leggere la Parola, preparare le preghiere dei fedeli, scegliere i canti, prendere tenere conto della realtà che la comunità sta vivendo, predisporre il luogo da celebrare ed evidenziare un impegno di vita che è per tutti e tutte nella comunità.

 

Abbiamo concluso la nostra riflessione preparando insieme la liturgia eucaristica della domenica, per animare la messa nella chiesa parrocchiale di Santo Antônio de Lisboa. Qui sottolineiamo che abbiamo modificato anche la disposizione dello spazio della celebrazione liturgica: abbiamo posizionato l'altare al centro della chiesa e le panche su tre lati in modo che la celebrazione sia più accogliente. Nella parte più alta del presbiterio, dietro la mensa dell'altare, al centro, abbiamo collocato il luogo dell'annuncio della Parola, sotto una pianta di açaí, ricchezza della nostra terra. La domenica la celebrazione è stata bellissima, con la partecipazione della gente della città e dei partecipanti all'assemblea. I cittadini sono rimasti stupiti e si sono rallegrati della nostra presenza.

 

            Il terzo giorno, domenica 30 gennaio 2022, dopo la festosa celebrazione del Giorno del Signore e il caffè condiviso, siamo tornati al nostro lavoro per concludere con alcune proposte e linee di azione concrete.

 

AGIRE

 

Abbiamo ripreso il lavoro di gruppo per indicare alcune linee di azione e proposte di vita. Di seguito il discorso dei 4 gruppi:

cine

 

GRUPPO 1:

==> Interagire con altre comunità vicine, visite missionarie e incontri di gruppi comunitari

==> Avere più formazione per crescere nella conoscenza

 

 

GRUPPO 2:

==> Forma equipe di servizio nelle comunità (ognuno fa qualcosa...)

==> Più presenza dei sacerdoti e anche dei giovani della città per animare i giovani

==> Dialogo tra i leader della comunità e le persone, in particolare con le famiglie.

 

 

GRUPPO 3:

==> Dare priorità alla formazione dei catechisti, e ministri dell'Eucaristia (adulti) e anche alla formazione dei responsabili delle comunità

 

 

GRUPPO 4:

==> Presenza del sacerdote più a lungo nelle comunità, un giorno, per chiarire dubbi

==> Risvegliare  gli animatori, i responsabili e catechisti

==> Avere nelle comunità un mezzo di comunicazione comunitaria. Altoparlante, per chiamare le persone e comunicare cose importanti  e di interesse a tutta la comunità

==> Aiutare e incoraggiare la costruzione di cappelle e case nelle comunità.

 

Ecco la domanda che fu posta a Giovanni Battista quando battezzava chiamando il popolo alla conversione: "Quindi noi, cosa dovremmo fare?"

 

Quali sono le luci e le linee d'azione della nostra prima Assemblea delle comunità indigene e fluviali dei fiumi Solimões e Içá? Quale conversione pastorale diventa urgente e necessaria?

 

CONCLUSIONI

 

1. Continuare, per ora, la visita del sacerdote e la celebrazione delle messe ogni mese in tutte le Comunità, per rafforzare l'unione del nostro essere Chiesa.

 

2. Che la celebrazione della Parola si svolga in tutte le Comunità la domenica, giorno del Signore.

 

3. Che la catechesi dei bambini si svolga in tutte le Comunità.

 

4. Vedere come formare una formazione per i Ministri della Parola e per i Catechisti, pensando alla presenza del sacerdote per due o tre giorni nella Comunità.

 

5. Vedere la possibilità di fare incontri, di svolgere la formazione con la presenza del sacerdote, tra gruppi di Comunità, più o meno vicine quali:

• Ipiranga, Nova Esperança II, Mamuriá III e Itú

• Nova Canaã, Novo Pendão e Santa Clara, São João do Lago Grande, São Pedro e Apaparí

• Boa União, São Lázaro, Sebastião I, Moinho, São Cristóvão II, São João da Liberdade e Vista Alegre

• São Cristóvão I, Nova Esperança I, União da Boa Fé e Manacapuru

• Santa Maria, São João do Japuacuá, Nossa Senhora de Nazaré e São Vicente

• São Francisco, Nazaré e Patiá II (sul fiume Solimões)

 

6. Che ogni Comunità abbia il suo posto dove riunirsi, celebrare, fare catechesi e realizzare altri incontri con i giovani e le famiglie. La parrocchia continua ad aiutare nella costruzione delle cappelle delle Comunità.

 

7. Pensare alla possibilità che una Comunità faccia una visita missionaria, di animazione e di preghiera, in un'altra Comunità.

 

8. Crescere in una coscienza di cittadini responsabili: adempiere ai nostri doveri e rivendicare i nostri diritti. Combattere per il benessere dei nostri popoli in armonia con la natura, nel rispetto delle nostre culture. Acquisire una visione politica (bene comune/democrazia) e anche una visione propria, priva di particolari favori (acquisto e negoziazione di voti), ma finalizzata ad avere una maggiore uguaglianza e rispetto per tutte le persone, per una vita dignitosa.

 

Evidenziamo 8 luci, poiché 8 sono le Beatitudini di Gesù per il Regno di Dio. Abbiamo concluso la nostra Assemblea nella preghiera e nella gioia dell'incontro e non potevamo non ricordare le parole di una nostra donna di camminata che ha detto: “Ora, dopo la nostra Messa in parrocchia, nella chiesa centrale, la gente della città sa che  anche noi ci siamo ed esitiamo e abbiamo dignità. ; ora ci hanno visto e sentito!”

 

GRAZIE DIO

Santo Antônio do Içá, domenica 13 febbraio 2022 – giorno dell'Assemblea delle comunità cittadine

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