Omilia
del 30 aprile, giorno mondiale delle vocazioni: tutti chiamati all’onestà
materiale, spirituale e, diciamolo pure, contrattuale. In verità il primo che
ci ha preso a servizio per il Regno e per difendere la Casa Comune è proprio
Lui, il Buon Pastore. E il salario è oltre al dovuto: affinché abbiamo la vita
in abbondanza… davvero Bello questo Pastore!
Non
è della nostra cultura, né italiana e né brasiliana, ma della Terra di Gesù.
Per evitare i pericoli della notte, l’assalto di lupi e ladri, i pastori
riunivano le loro greggi in grandi recinti comuni, più facili da sorvegliare e
difendere. Poi al mattino, il primo che usciva “chiamava le sue pecore” per
nome e loro riconoscevano la voce del pastore, si alzavano e lo seguivano. E
così uno dopo l’altro i pastori ricomponevano le loro greggi e uscivano verso i
pascoli. Questo verbo “conoscere” è così bello perché comprende l’amare, il
prendersi cura dell’altro: il pastore è attento alle sue pecore e loro lo
accompagnano con gioia e fiducia. “Le pecore seguono il Pastore perché
conoscono la sua voce”. È la nostra chiamata alla fede: seguire il Signore
guidati dalla sua Parola di vita e di libertà. Chi riconosce il Pastore, la
porta delle pecore, troverà vita piena, entrerà e uscirà nella bellezza di una
scelta di libertà, senza paure e senza obblighi, nella libertà dell’amore.
Purtroppo
ci sono anche molti ladri e assaltanti, questi sono corrotti da interessi
economici e di potere, vengono solo per rubare, uccidere e distruggere.
Così
nell’ultimo viaggio sul fiume abbiamo incontrato ancora delle “draghe” dei
cercatori d’oro, e ci siamo chiesti il perché la gente non reagisce e lascia
che l’acqua del fiume venga inquinata dal mercurio che porta alla morte dei
pesci e alle malattie per chi non ha altra acqua da bere. Perché? Alle prime
risposte ci siamo scoraggiati: vedi padre, il cassique, il capo della comunità,
ha dato il permesso di lavorare sulla spiaggia in cambio di due grammi di ora
la settimana (500 reais, pari a 100 euro), e se lui ha dato il permesso cosa
possiamo fare noi? Poi scopri che anche chi alzava la voce e criticava è stato
messo a tacere, anche lui riceverà la sua parte. Grazie a Dio c’è sempre
qualcuno onesto che si oppone all’illegalità e allo sfruttamento delle risorse
come l’oro, il legname e il pesce. Ma quando è uno della tua famiglia, il tuo
proprio padre che lascia fare, che si lascia corrompere, allora che cosa puoi
fare? La famiglia e il padre devono essere rispettati!
Cerchiamo
di capire e dialoghiamo sulla possibilità di rivolgersi alle autorità affinché
intervengano in difesa del diritto alla vita di tutti. Vedi padre, mi dice
Francesco con in braccio l’ultima di cinque figli, abbiamo minacciato di
denunciare, come fai tu, e sai che cosa ci hanno risposto: Fate pure, tanto il
Delegato della polizia civile lo paghiamo tutte le settimane, direttamente a
casa sua in città, la Polizia Federale della città quando viene chiede solo la
sua parte, teniamo sempre pronto un poco di oro per l’occorrenza, quindi siamo
tranquilli; poi chi compra il nostro oro è la massima autorità presente, il
proprio Sindaco del Comune… il Giudice lo conoscono tutti, è la persona più
corrotta di tutta la zona, basta offrire soldi e tutto si risolve; anzi, quando
c’è una soffiata alla Polizia Federale di Tabatinga, loro ci avvisano in tempo
e tutto viene nascosto nei tanti meandri che la foresta offre, così nessuno
viene colto in fragrante. Rimango abbastanza perplesso e penso a questa
situazione ‘mafiosa’. Ho parlato anche con l’Esercito ad Ipiranga, ma mi hanno
detto che loro sono lì per difendere i confini dello Stato, e non possono
intervenire se non sono chiamati dalle autorità locali, siamo messi bene!
Violenza,
corruzione e ingiustizia sono all’ordine del giorno, e le pecore continuano a
morire nelle braccia di ladri e assaltanti che solo sanno rubare, uccidere e
distruggere!
L’apostolo
Pietro continua ad esortarci: “Salvatevi da questa gente corrotta”. Lo possiamo
fare se riconosciamo la Sua voce e Lo seguiamo con fiducia. Buon 1° maggio,
buona festa dei lavoratori onesti!
Gabriel Carlotti, missionario
dell’Amazzonia
Santo Antonio
do Içá, 1° maggio 2023 – Festa dei lavoratori.
Nessun commento:
Posta un commento